Ferire, soffrire…
Morire… è vero che tutti possono ferirci, ma è anche vero.. che dentro di noi albeggia la saggezza di comprendere… che non feriscono noi > ma loro stessi. Nel nostro soffrire naturale …per i limiti, le scelte e le azioni create anche verso di noi, la nostra vera essenza, siamo mezzi per elevare , ma siamo mezzi anche per infossare > il libero arbitrio del prossimo, con il quale si forgia lo stesso suo Karma {la legge che lega il destino spirituale all’agire umano} Non siamo anime facili da osservare, comprendere e con le quali rapportarci…il nostro essere Vero incute timore, ribrezzo e allontanamento in esseri umani troppo presi dal reale… per avere la forza di allinearsi alla propria anima, un perenne specchio nel quale specchiarsi dona peso, impegno e lealtà, dure da resistere nel tempo e impossibili nella crudeltà degli eventi, che il cosmo regala a piene mani.. a chi in questi, dovrebbe trovare la via maestra verso la propria ANIMA.
Essere semplicemente essere umano, chiudendo a tripla mandata la propria anima negli abissi del ombra è comodo, futile, divertente e anche dannatamente necessario se si sceglie che ci si nutre di sotterfugi, menzogne e giochi irreali visti e vissuti come spaccati reali del proprio quotidiano e quindi non vi sono vere ferite, ma sofferenza.. per assistere inermi a tale scelta, che con la nostra conoscenza, ci dona la cruda realtà.. che niente di buono sarà raccolto.. in quel cammino, nonostante sia oro colato, per l essere… che ha scelto di vivere in quel modo e di nutrirsi con questa adrenalina. A noi.. prendere atto e cogliere semplicemente l’altrui scelta e andare avanti, con in cuor nostro l’ennesimo fallimento.. di non aver potuto far risplendere ed esserci, per l anima che resterà incastonata, come uno splendido diamante grezzo… nell’ennesima miniera inesplorata e inconsapevole per lo stesso proprietario. (sperando sempre che sia trovata quanto prima)
Moriamo un po’..ogni volta, che ci allontaniamo dal nostro essere ciò che siamo.
Moriamo un po’.. ogni volta, che desiderose di cambiare il mondo, inciampiamo nella malattia di un nostro caro e comprendiamo che era essa la cosa che desideravamo trasformare.
Moriamo un po’..ogni volta, quando dallo stipite della porta osserviamo come si susseguono e si ripetono sempre le stesse azioni ingiuste e crudeli per l’obbiettivo di aumentare e onorare il dio denaro.
Moriamo un po’..ogni volta, che impegnandoci duramente nel nostro ennesimo compito, incrociando l’essere umano… gli doniamo l’Universo e crediamo che un sussultò di illimitato cosmo… sia la scossa per deviarlo sulla via dell’immortalità e invece , comprendiamo, che il libero arbitrio è più forte di qualsiasi dono…ecco anche perché.. esiste ed è stato creato, insieme alla mitica e indissolubile frase :
“Chi è causa del suo mal pianga se stesso” – antico proverbio
le parole che sono tatuate nel nostro DNA…perché una strega, una saggia, un’anima ‘antica’ non viene ferita e non muore per mano altrui, siamo noi stesse le uniche che possiamo farci male e anche nella nostra immensità, chiaramente il male illimitato >il peggiore, troppo spesso siamo dannatamente carnefici di noi stesse, troppo spesso ci feriamo e moriamo per armi come responsabilità, saggezza e modestia cucendoci colpe ed errori non nostri… per il semplice fatto che crediamo, visto che sappiamo in anticipo, di poter fare la differenza sugli eventi…invece questo è il nostro dono, si..ma anche il nostro veleno. Non siamo nessuno.. per poter modificare gli eventi, che sfiorano l’altrui vita…possiamo solo essere artefici di noi stesse…e onorare indistintamente sempre e ovunque… il libero arbitrio > portando fede a noi stesse. – True Vera *
Spero che le mie parole non siano vane, ma possano essere un profumo per giorni arsi nella polvere quotidiana e possano volare libere dove essere utilizzate per un conforto, un abbraccio o una spalla su cui appoggiarsi nei tsunami della nostra passeggiata qui su questa Madre Terra.
witchkisss* ieri, oggi e domani
truenjoy* 